
La provincia, un inferno abitato da diavoli che soggiornano in corpi di angeli. Ci conoscemmo in un normale pomeriggio paesano, uno di quei pomeriggi che assomiglia per ritmi e routine a tanti altri passati e a tanti altri che verranno. Quella voce scevra da inflessioni dialettali, quel suo gesticolare da donna fatta già a 23 anni[…] La osservai, curioso e intrigato da tanta femminilità nascosta sotto un paio di jeans ed una camicetta -Il fotoreporter- risposi, confessando, per la prima volta in 26 anni i miei sogni a qualcuno -Affascinante- disse, accennando un sorriso che sembrava dirmi -fottimi- -Che pensate di fare questa sera? A che ora passo? Aspettavo che Marco mi chiarisse le idee su Eleonora.
Il suo nome è Sofia, è alta 1 metro e 60, capelli scuri, occhi verdi e un corpicino conturbante e proporzionato, con ogni forma al suo posto. Ci siamo conosciuti in Università e subito ci siamo innamorati uno dell'altra; siamo stati fidanzati per quattro anni e il matrimonio è stata una conseguenza naturale. Io avanti di Sofia sono stato con diverse ragazze, mentre lei ha avuto una sola storia prima di me, un'unica storia seria e so che è sempre stata una ragazza pudica e a posto. Come altre volte è venuto a casa nostra Angelo, un mio caro amico dai tempi delle superiori, e dopo cena, come al solito, ci siamo messi a colloquiare seduti in salotto. A tenerci banda una bottiglia di rum, regalo dell'amico appena tornato da una vacanza a Santo Domingo. Sofia era vestita in modo semplice, ma allo stesso cielo molto carina.